Il tenero rapporto di complicità che si crea tra nonni e nipoti è così bello che, quando possibile, non deve mancare ai piccoli. Questa dolce relazione risulterà indimenticabile nel tempo e verrà ricordata in epoca adulta con molta nostalgia.
Guardate cos'ho trovato nel sito genitoricrescono.com...un interessante articolo dedicato appunto al ruolo dei nonni...
Terminato di leggere l'articolo, volevo chiedervi qual'è la vostra opinione a proposito di questo argomento?
Vita coi nonni
Ad un certo punto arriva per molte mamme (ormai quasi per tutte, fortunatamente) il momento di tornare al lavoro. Che trauma!
Ho letto che le coppie italiane cercano casa in un raggio di non oltre 3 km dall’abitazione dei genitori di uno dei due: che sia italico mammismo o necessità è un discorso troppo articolato e fuori tema per questo blog, ma prendiamo atto che i nonni, in Italia più che in ogni altro luogo nel mondo occidentale, sono parte integrante nella vita e nell’educazione dei bambini.
Infatti, laddove ci siano i nonni disponibili e ben dislocati, nessuna famiglia italiana sceglierà l’asilo nido: per la difficoltà che tutti conosciamo di accedere agli asili comunali, soprattutto nelle grandi città; per i costi proibitivi degli asili privati e, non ultimo, per cultura e per iperprotettività congenita.
I nonni normalmente accudiscono a tempo pieno i nipotini almeno fino al primo anno di vita, molti anche fino a due anni, età in cui si riesce a far entrare i nostri figli ameno in una “sezione primavera” o in un “progetto ponte”, meno irraggiungibili di un asilo nido. Poi, restano “in carica” in quella fascia oraria tra l’uscita da scuola e l’orario in cui noi genitori finiamo di lavorare. Spesso si sobbarcano anche le attività sportive dei nipoti e tutti i giorni in cui sono malati e non possono andare a scuola. Non mancano anche di contribuire alla verifica dei compiti e di trascorrere qualche fine pomeriggio di primavera ai giardinetti.
Insomma: abbiamo una generazione di giovani sessantenni che, se in salute, si fanno volentieri in quattro per noi, generazione di eterni figli a vita e, soprattutto, per i loro nipotini!
Nella maggior parte dei casi, nascerà un incantevole idillio tra i nostri genitori o suoceri ed i nostri figli: un rapporto dal quale giustamente saremo tagliati fuori.
Impariamo prima di tutto a rispettare questo rapporto: evitiamo le gelosie, le crisi ed i sensi di colpa se la nostra bambina decide di rimanere ancora un po’ a casa della nonna a cucinare i biscotti, nonostante noi siamo tornate trafelate e di corsa dal lavoro solo per ritagliare un’oretta da trascorrere con lei. Non sta rifiutando noi per preferire la nonna, ci sta solo facendo capire che rimanere con la nonna quando noi non ci siamo, è una situazione che la gratifica e la fa stare bene: sta approvando la nostra organizzazione familiare, ci sta facendo capire che mamma e papà possono stare tranquilli perchè, in loro assenza, sta bene.
Molto più difficile sarà ridisegnare i nostri rapporti con genitori e suoceri. Aspettatevi di veder venire a galla tutti i conflitti che fino a quel momento erano sopiti ed irrisolti: vedrete riaffiorare tensioni adolescenziali. E’ proprio una questione di riformulare i ruoli: non siamo più figli, siamo diventati genitori e vogliamo affermarlo con la generazione precedente. Se proprio vogliamo, il problema è nelle nostre insicurezze: loro, i nonni, hanno molte più certezze di noi, si sentono più liberi, anche di sbagliare; con la nascita dei nipoti si sono sbarazzati del peso della responsabilità di essere genitori e vivono con più leggerezza il rapporto con i bambini.
Una baby-sitter sarà sempre più disposta di un nonno a seguire le nostre “direttive” educative e pratiche: in fondo è pagata per eseguire. I nonni sono molto, ma molto più… “indisciplinati”. Hanno un’opinione sui loro nipoti ed intendono farla valere, ci contrasteranno, ci criticheranno, faranno esattamente il contrario di quello che abbiamo loro raccomandato… ma ricordiamoci sempre che nessuno al mondo vorrà bene ai nostri figli come loro.
Vorrei concludere con un piccolo sunto dei pro e contro:
PRO
- i nonni amano i loro nipoti, in modo incondizionato, in modo libero e spesso con gioia: noi a volte non possiamo permetterci quella loro raggiunta leggerezza perchè abbiamo vite complicate e responsabilità: lasciamo che i nostri bambini godano di loro;
- sono responsabili, attenti, sicuri;
- mi vergogno a dirlo: sono molto economici… un budget familiare ristretto spesso non può assolutamente prevedere una baby-sitter o un nido privato;
- offrono ai nostri bambini ed a se stessi un rapporto interpersonale insostituibile: per i nonni è un’occasione di giovinezza, ma per i bambini è una ricchezza apprezzare e conoscere la vecchiaia.
CONTRO
- quasi mai seguono le idee dei loro figli nell’educare i nipoti;
- viziano i nipoti: ma questo è poco più di un luogo comune, i bambini sanno benissimo orientare i loro comportamenti a seconda della persona con cui si relazionano, non abbiate paura che “si portino i vizi a casa”;
- ci mettono in discussione come genitori: è sgradevole per noi, proviamo però ad essere umili ed a fare tesoro delle critiche, anche di quelle che non condividiamo;
- sono spesso iperprotettivi e tendono a mettere i loro nipoti al centro del mondo: sarà nostro compito comportarci diversamente con i nostri figli, noi abbiamo il dovere di educare.
Io sono una figlia cresciuta con una nonna molto presente, sono una madre che cresce il figlio con l’aiuto di mia madre e, fortuna immensa, anche con quello di mia nonna. Mio figlio ha avuto un nonno solo per i suoi primi due anni e mezzo e si sono adorati. Mio marito ha vissuto con i nonni in casa e per lui sono stati una presenza fondamentale. Questa è la nostra esperienza.
Ho letto che le coppie italiane cercano casa in un raggio di non oltre 3 km dall’abitazione dei genitori di uno dei due: che sia italico mammismo o necessità è un discorso troppo articolato e fuori tema per questo blog, ma prendiamo atto che i nonni, in Italia più che in ogni altro luogo nel mondo occidentale, sono parte integrante nella vita e nell’educazione dei bambini.
Infatti, laddove ci siano i nonni disponibili e ben dislocati, nessuna famiglia italiana sceglierà l’asilo nido: per la difficoltà che tutti conosciamo di accedere agli asili comunali, soprattutto nelle grandi città; per i costi proibitivi degli asili privati e, non ultimo, per cultura e per iperprotettività congenita.
I nonni normalmente accudiscono a tempo pieno i nipotini almeno fino al primo anno di vita, molti anche fino a due anni, età in cui si riesce a far entrare i nostri figli ameno in una “sezione primavera” o in un “progetto ponte”, meno irraggiungibili di un asilo nido. Poi, restano “in carica” in quella fascia oraria tra l’uscita da scuola e l’orario in cui noi genitori finiamo di lavorare. Spesso si sobbarcano anche le attività sportive dei nipoti e tutti i giorni in cui sono malati e non possono andare a scuola. Non mancano anche di contribuire alla verifica dei compiti e di trascorrere qualche fine pomeriggio di primavera ai giardinetti.
Insomma: abbiamo una generazione di giovani sessantenni che, se in salute, si fanno volentieri in quattro per noi, generazione di eterni figli a vita e, soprattutto, per i loro nipotini!
Nella maggior parte dei casi, nascerà un incantevole idillio tra i nostri genitori o suoceri ed i nostri figli: un rapporto dal quale giustamente saremo tagliati fuori.
Impariamo prima di tutto a rispettare questo rapporto: evitiamo le gelosie, le crisi ed i sensi di colpa se la nostra bambina decide di rimanere ancora un po’ a casa della nonna a cucinare i biscotti, nonostante noi siamo tornate trafelate e di corsa dal lavoro solo per ritagliare un’oretta da trascorrere con lei. Non sta rifiutando noi per preferire la nonna, ci sta solo facendo capire che rimanere con la nonna quando noi non ci siamo, è una situazione che la gratifica e la fa stare bene: sta approvando la nostra organizzazione familiare, ci sta facendo capire che mamma e papà possono stare tranquilli perchè, in loro assenza, sta bene.
Molto più difficile sarà ridisegnare i nostri rapporti con genitori e suoceri. Aspettatevi di veder venire a galla tutti i conflitti che fino a quel momento erano sopiti ed irrisolti: vedrete riaffiorare tensioni adolescenziali. E’ proprio una questione di riformulare i ruoli: non siamo più figli, siamo diventati genitori e vogliamo affermarlo con la generazione precedente. Se proprio vogliamo, il problema è nelle nostre insicurezze: loro, i nonni, hanno molte più certezze di noi, si sentono più liberi, anche di sbagliare; con la nascita dei nipoti si sono sbarazzati del peso della responsabilità di essere genitori e vivono con più leggerezza il rapporto con i bambini.
Una baby-sitter sarà sempre più disposta di un nonno a seguire le nostre “direttive” educative e pratiche: in fondo è pagata per eseguire. I nonni sono molto, ma molto più… “indisciplinati”. Hanno un’opinione sui loro nipoti ed intendono farla valere, ci contrasteranno, ci criticheranno, faranno esattamente il contrario di quello che abbiamo loro raccomandato… ma ricordiamoci sempre che nessuno al mondo vorrà bene ai nostri figli come loro.
Vorrei concludere con un piccolo sunto dei pro e contro:
PRO
- i nonni amano i loro nipoti, in modo incondizionato, in modo libero e spesso con gioia: noi a volte non possiamo permetterci quella loro raggiunta leggerezza perchè abbiamo vite complicate e responsabilità: lasciamo che i nostri bambini godano di loro;
- sono responsabili, attenti, sicuri;
- mi vergogno a dirlo: sono molto economici… un budget familiare ristretto spesso non può assolutamente prevedere una baby-sitter o un nido privato;
- offrono ai nostri bambini ed a se stessi un rapporto interpersonale insostituibile: per i nonni è un’occasione di giovinezza, ma per i bambini è una ricchezza apprezzare e conoscere la vecchiaia.
CONTRO
- quasi mai seguono le idee dei loro figli nell’educare i nipoti;
- viziano i nipoti: ma questo è poco più di un luogo comune, i bambini sanno benissimo orientare i loro comportamenti a seconda della persona con cui si relazionano, non abbiate paura che “si portino i vizi a casa”;
- ci mettono in discussione come genitori: è sgradevole per noi, proviamo però ad essere umili ed a fare tesoro delle critiche, anche di quelle che non condividiamo;
- sono spesso iperprotettivi e tendono a mettere i loro nipoti al centro del mondo: sarà nostro compito comportarci diversamente con i nostri figli, noi abbiamo il dovere di educare.
Io sono una figlia cresciuta con una nonna molto presente, sono una madre che cresce il figlio con l’aiuto di mia madre e, fortuna immensa, anche con quello di mia nonna. Mio figlio ha avuto un nonno solo per i suoi primi due anni e mezzo e si sono adorati. Mio marito ha vissuto con i nonni in casa e per lui sono stati una presenza fondamentale. Questa è la nostra esperienza.
(articolo tratto da genitoricrescono.com)
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