Non so voi genitori...ma io avvolte rimango a guardare mio figlio mentre disegna e spesso mi domando se quello che disegna è veramente ciò che vuole esprimere o è solamente uno semplice disegno...bè...io stasera ho trovato questo articolo tratto dal sito
http://www.genitoricrescono.com/.
L'ho trovato davvero molto interessante e quindi ho pensato subito di pubblicarlo nel mio blog per voi genitori..per interpretare ciò che i nostri bimbi vogliono esprimere!allora..non mi resta che augurarvi una buona lettura...
Volevamo sapere come si esprimono i bambini quando usano i colori invece delle parole, e così lo abbiamo chiesto a Mariaelena La Banca, mamma di Matteo, autrice del blog
yummymummyematteo, e collaboratrice di
http://www.pianetamamma.it in qualità di pedagogista. Mariaelena lavora infatti come coordinatrice delle attività didattiche nelle scuole e adora lavorare con i suoi bambini. Nel tempo libero ha trovato anche il tempo di scrivere un libro, uscito a giugno e già arrivato alla terza ristampa
101 giochi intelligenti e creativi da fare col tuo bambino da zero a cinque anni . Io, visto che l’autunno bussa alle porte in quel di Stoccolma, vado subito ad ordinarlo. Non sia mai riuscisse a farmi risollevare le sorti di qualche piovoso e buio weekend svedese, in attesa dei primi mesi del prossimo anno, quando ci sarà il lancio del secondo libro!
Ma ora vediamo come interpretare i disegni dei nostri bambini. Che io ho sempre avuto il sospetto che dietro quegli scarabocchi confusi che il Vikingo semina per casa, si nascondesse un non so che di profondo
Lo scorso anno, in uno degli asili in cui sono coordinatrice didattica, ho proposto alle insegnanti un corso di formazione speciale, che prevedeva delle ore di teoria ma anche mooooolte ore di pratica! Loro hanno accettato subito con entusiasmo e così, quando Serena mi ha proposto di scrivere questo guest post, ho pensato di riproporre le basi di quel corso: l’interpretazione dello scarabocchio e del disegno dei bambini da zero a 6 anni.
Ho sentito l’esigenza di dare alle maestre uno strumento diverso, oltre a quello dell’osservazione, per capire i bambini dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia, uno strumento che desse loro l’opportunità di una risposta immediata alle reali esigenze del bambino che non sa o che non riesce, ad esprimere le emozioni, i sentimenti, con le parole ma con un linguaggio non verbale: parla disegnando.
Così ho modificato i contenuti del corso (40 ore di teoria e altrettante in aula) in modo da dare a qualunque mamma la possibilità concreta di imparare ad ascoltare e a comprendere quei bisogni del bambino che non vengono espressi a parole ma che lasciano una traccia chiara sulla carta: nei disegni, nei colori, negli scarabocchi. Ciò è particolarmente valido per i bambini più piccoli, che non sapendo ancora esprimersi correttamente con le parole, comunicano assai più liberamente con la matita. Per i bambini il disegno è un modo spontaneo di esprimere se stessi: i segni lasciati dalla matita sul foglio mostrano aspetti del carattere dei piccoli che non traspaiono dai gesti e dalle parole, illuminandone così i significati più profondi. Per questo, saper “leggere” i loro disegni, fin dagli scarabocchi dei primissimi anni di vita, permette di capire più a fondo le loro esigenze e le loro paure. Ma cosa dobbiamo osservare?
Innanzitutto predisponiamo il materiale:
Matite colorate, pennarelli, fogli bianchi
Cerchiamo di non intervenire mentre il bimbo disegna, lasciamolo libero di esprimersi.
A questo proposito ho scritto un articolo su Arno Stern, l’ideatore del cloisier, potete trovarlo qui, sul mio blog:
Con un pennello in mano non si impara.
Mettiamo i colori sul tavolo, devono essere ben visibili, non dentro un astuccio, poi chiediamo al bambino di fare un bel disegno.
RACCOMANDAZIONE IMPORTANTISSIMA: non “costringete” il bambino a disegnare se non ne ha voglia, è molto facile essere presi dall’entusiasmo per questa novità ma rispettiamo sempre e comunque le naturali inclinazioni dei nostri piccoli.
A questo punto possiamo cominciare:
Osserviamo bene qual è il punto di partenza.
Ogni parte del foglio rappresenta una emozione, un sentimento, uno stato d’animo,
ZONA SINISTRA:PASSATO
ZONA CENTRALE: PRESENTE
ZONA DESTRA: FUTURO
Cosa devo osservare?
Punto di partenza:
centrale: egocentrismo naturale del bambino
sinistra: bisogno di rimanere ancorato agli affetti familiari
destra: voglia di crescere
Margini: inibizione dei propri sentimenti
Prima dei 3 anni è normalissimo che il bimbo cominci a disegnare nella parte bassa del foglio perché è quella più vicina a lui!
Come occupa lo spazio?
Occupare tutto lo spazio: con un gesto tondo e ampio è espressione di un bambino estroverso
Spazi limitati: o delimitati volutamente con cornici e margini è espressione di un bimbo insicuro che non ama la confusione e si sente sicuro solo in famiglia.
Parte bassa del foglio: il bimbo ha sempre bisogno di rassicurazioni
Parte alta del foglio: il bimbo predilige la fantasia e la creatività
Parte centrale del foglio: si sente al centro dell’attenzione
Le forme
Linee curve: carattere aperto, socievole e comunicativo.
Linee spezzate: tensione, ipersensibilità, forte cambiamento.
Il carattere
Ogni bambino disegna in maniera diversa, vediamo la personalità di ciascuno:
Estroverso: il bimbo dal carattere estroverso si riconosce perché occupa tutto il foglio, con linee che vanno da una parte all’altra, ama i colori forti come il rosso
Introverso: privilegia le forme piccole, i colori delicati, e si concentra in un angolo del foglio
Sensibile: scarabocchia sfiorando appena il foglio scegliendo i colori tenui.
Temperamento
Il temperamento è ben visibile nei disegni:
Leader: i fogli non gli bastano mai, occupa tutto lo spazio e, spesso, anche il tavolo!!! La figura umana è disegnata in maniera ben marcata.
Il timido: disegna forme staccate, pressione leggera, molto attento a non sporcare, nel disegno della casa le abitazione saranno piccole e il tratto incerto.
L’insicuro: di solito le forme sono tonde ma tende a correggersi e a cancellarsi. Nella figura umana, spesso, mancano i piedi.
Il sognatore: il disegno è collocato nella parte alta del foglio, i disegni sono ricchi di particolari.
L’aggressivo: Tratto marcato, solchi e uso di colori forti, rappresentazione costante di mostri e animali feroci.
Il pigro: Disegna forme tonde, poco marcate, con tratto lento e molle.
Il dinamico: Finisce sempre per primo e i fogli non gli bastano mai!!!
L’egocentrico: disegna soprattutto nella parte centrale del foglio. La figura umana è disegnata accuratamente e occupa tutto il foglio.
I colori
Un altro importante punto di riferimento sono i colori scelti dal bambino:
Rosso: un bimbo che predilige il rosso è vitale ed esuberante, allegro, coraggioso e passionale. Non tollera di essere frenato in alcun modo. Se lo si frena potrebbe diventare iroso e astioso.
Giallo: energico, dinamico, libero, desideroso di apprendere e muoversi.
E’ alla ricerca dell’amicizia e, da grande, sarà portato ai lavori nel sociale. Ha bisogno di sentirsi al sicuro per potersi esprimere, va dunque elogiato quando fa qualcosa di positivo.
Verde: di solito, il bimbo che sceglie il verde è nervoso, ipersensibile ed emotivo, è molto impressionabile e ama la natura. Il bimbo lo sceglie perché il verde tende a calmare…
Blu: il bimbo è calmo e sereno. Gli piace giocare con gli altri ma anche da solo.
Viola: il bambino è stato “responsabilizzato” troppo presto. Ha paura di sbagliare e di ferire gli altri. Bisogna fare un passo indietro per seguire le sue tappe.
Marrone: Bambino serio e posato, va stimolato ad esprimersi perché tende a nascondere se stesso e, soprattutto i suoi bisogni.
Nero: il bimbo che disegna col nero è afflitto da una profonda insoddisfazione. È un colore di chiusura perché non si sente compreso e assecondato.
Grigio: bimbo che ha paura ad affrontare le difficoltà. Va compreso e aiutato a capire che, accanto a lui, c’è sempre qualcuno che può aiutarlo.
Rosa: denota una grande sensibilità, disponibile con tutti, questo bimbo sceglie compagni che non siano violenti e rumorosi.
Arancione: amato dai bambini aperti, loquaci, entusiasti di fronte alle nuove esperienze.
Turchese: tipico del bambino felice di dipendere da qualcuno, ama appoggi e incoraggiamento, e ha bisogno dell’appoggio degli altri accanto a lui. È sensibilissimo e riesce a cogliere tutte le sfumature di ciò che lo circonda.
Ora dovremmo avere un quadro chiaro della situazione!
Ci sono moltissimi libri che parlano di questo argomento per chi volesse approfondire.
Quelli che preferisco per semplicità e linearità sono quelli scritti da Evi Crotti.
Per i bimbi più grandicelli ci sono vari test da fare: c’è quello sulla figura umana, il test sulla casa e quello sull’albero che ci aiutano a capire come il bimbo veda se stesso, il legame con la famiglia e quello con la mamma.
Ma ora corriamo a far scarabocchiare i nostri cuccioli e vediamo cosa vogliono comunicarci con i loro disegni.
Il mio Matteo preferisce il marrone e l’arancione, i fogli sembrano non bastargli mai, riempie tutti gli spazi e colora dal basso verso l’alto…è proprio un furfantello!!!
Avete anche voi voglia di fare subito una prova e osservare vostro figlio disegnare? Se volete condividere i capolavori dei vostri piccoli artisti con noi, fatelo sulla nostra
pagina su facebook. Ci faremo senz’altro un bel po’ di risate insieme!
tratto dal sito:
http://genitoricrescono.com/interpretare-disegni-sono-veramente-solo-scarabocchi/